
Gomme invernali o catene da neve, quali multe per chi sgarra
Dalle contravvenzioni sino all’omicidio stradale, i rischi di chi non viaggia sicuro sono tanti e costano caro...
Con
la strada resa scivolosa da pioggia o neve, la visibilità precaria e le
condizioni meteo sfavorevoli, il primo motivo per cui rispettare i
“segnali invernali” è semplice: evitare uscite di carreggiata e
incidenti, anche gravi. Ma l’altra valida ragione per osservare
scrupolosamente la segnaletica è tenersi alla larga dalle multe,
preservando portafogli e punti della patente. Non solo: al di là dei
verbali da Codice della Strada, in determinate situazioni può entrare in
gioco anche il Codice Penale, per la precisione il reato di omicidio e
lesioni stradali, introdotto nel marzo 2010 per limitare i sinistri più
pesanti...
Un tris in crescendo
1 - Obbligo di pneumatici invernali o catene da neve: prima multa.
Il classico segnale tondo blu con la gomma catenata impone di
viaggiare, da quel punto, con pneumatici invernali oppure, in
alternativa, con catene da neve montate. In città la multa è di 41 euro,
ma si tratta di casi rarissimi. Lo dice l’articolo 7 del Codice della
Strada, che riguarda la “Regolamentazione della circolazione nei centri
abitati. Fuori città, il verbale è di 85 euro: questa è la situazione di
gran lunga più frequente (articolo 6). Infatti, l’ente proprietario
della strada può “prescrivere che i veicoli siano muniti ovvero abbiano a
bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla
marcia su neve o ghiaccio”. Invece, il cartello rettangolare che impone
pneumatici invernali oppure, in alternativa, catene da neve a bordo si
trova generalmente fuori città: contravvenzione di 85 euro per chi non
lo rispetta. Regola introdotta nel 2010, con legge 120.
2 - Dotazioni invernali: seconda multa.
Dopo aver preso una prima multa fuori città, occorre dotarsi di
pneumatici invernali o di catene da neve: solo in questo caso, si può
proseguire. Chi invece insiste a viaggiare non a norma, e viene per una
seconda volta fermato dalle Forze dell’ordine, subisce un’altra multa:
85 euro e taglio di 3 punti della patente. È chiaro che vale l’identico
ragionamento fatto dopo la prima multa: per circolare, ci si deve dotare
delle dotazioni invernali. In generale, si tenga presente quanto
stabilisce l’articolo 192 del Codice della Strada: le Forze dell’ordine
possono “ordinare di non proseguire la marcia al conducente di un
veicolo, qualora i dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione
o i pneumatici presentino difetti o irregolarità tali da determinare
grave pericolo per la propria e altrui sicurezza, tenuto anche conto
delle condizioni atmosferiche o della strada”.
3 - Incidente con lesioni fisiche: attenzione.
Il caso da analizzare è semplice e al contempo inquietante: chi non
rispetta l’obbligo di dotazioni invernali e causa un incidente con
ferite all’altro guidatore (oppure a un pedone o a qualsiasi altro
utente della strada) guaribili in oltre 40 giorni, può essere processato
per il reato di omicidio e lesioni stradali. Anzitutto, il Prefetto
dispone il ritiro immediato della patente; dopodiché, sarà il giudice a
valutare se sospendere la licenza di guida fino a 5 anni.
Incidente: il malus Rca è certo
C’è
infine un terzo motivo per dotarsi di pneumatici invernali o catene da
neve lì dove obbligatorio: prevenire gli incidenti per tutelare la
polizza Rc auto. Infatti, qualora si causi un sinistro, la propria
compagnia risarcisce i danni all’altro guidatore; e alla scadenza della
Rca annuale, scatterà il malus, col peggioramento della classe di merito
e un aumento tariffario pesantissimo. E, se si presta la vettura, il
discorso non cambia: il proprietario del mezzo subirà il rincaro della
tariffa Rca in caso di incidente.